Un piano casa per i rom con fondi derivanti dai beni confiscati alla mafia e un censimento sulle reali presenze per verificare "la loro disponibilità a un'integrazione sociale". A inoltrare queste richieste è il senatore del Popolo delle Liberta', Adriana Poli Bortone, che ha rivolto un'interrogazione, con richiesta di risposta scritta, al ministro dell'Interno Roberto Maroni. Nello specifico la Poli Bortone chiede al ministro Maroni di sapere se non ritenga "di poter utilizzare in un Piano Casa per i Rom i fondi stanziati per i Pon Sicurezza oppure quelli derivanti dai beni confiscati alla mafia" (....) I Comuni si trovano spesso ad affrontare la questione con fondi assolutamente inadeguati. Per questo sarebbe utile poter utilizzare i fondi dei Pon Sicurezza per un Piano Casa per i Rom''. (da http://www.vita.it/)
La senatrice Poli Bortone è persona accorta e preparata, tuttavia mi sembra che questa volta non si sia adeguatamente documentata. Il Programma Operativo Nazionale "Sicurezza per il Mezzogiorno d'Italia", per semplicità detto Pon Sicurezza, non può, neppure se i suoi responsabili lo desiderassero, finasnziare l'acquisto di case per i rom. Questo perchè essendo appunto un "programma" e non un mero capitolo di spesa ove ognuno può attingere secondo necessità, ogni euro è già destinato a scopi prefissati e con modalità concordate con la Commissione Europea, cofinanziatrice. Per sincerarsi di tutto ciò, basta leggerselo il Programma (che è regolarmente in rete) oppure rivolgersi al competente ufficio del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.