lunedì, marzo 20, 2017

L'estinzione dell'Italia. "Signori, si chiude!"



Mi rendo conto che l'argomento può apparire non in linea con la tradizione di questo blog ma quanto si legge oggi sul quotidiano "Il Foglio", a firma di Giulio Meotti, riveste caratteri di tale drammaticità che mi sembra impossibile che nel nostro Paese si possa parlare d'altro. Mai così basso il numero delle nascite in Italia. Nel 2016 il Belpaese è "dimagrito" di 134mila persone (una intera città come Salerno) e continuerà a farlo negli anni successivi, anzi probabilmente i numeri della decrescita sono destinati ad aumentare. La fecondità delle italiane è ormai scesa a 1,27 figli per donna. Per comprendere quanto sia poco basti pensare che nessun Paese al mondo fa meno figli del nostro. Sulle pagine di "Le Monde", un sociologo francese fa notare che "nessun popolo può sopportare un evento così traumatico". Il popolo italiano è sostanzialmente destinato all'estinzione in tempi molto rapidi.
Il lettore medio italiano a queste notizie molto probabilmente risponderà "cosa mi può interessare di quello che accadrà tra quarant'anni? Ci penseranno coloro che saranno vivi allora.." E' questo il problema: il futuro non ci interessa. Chi non ha figli non ha alcun interesse per il destino del proprio mondo e chi non ha interesse per il futuro, a sua volta, non fa figli. Siamo diventati una società che non crede, non ama, non rischia, non prova gratitudine, non investe, non intende fare alcun sacrificio.
Se non prendiamo coscienza della situazione, moriremo tutti in un gigantesco ospizio a forma di penisola. Soli.