
Venerdì 4 dicembre, alle ore 10.00, presso la sede del CNEL a Roma, avrà luogo la presentazione del 43° Rapporto Annuale Censis sulla situazione sociale del paese, periodico appuntamento per tutti coloro che voglione capire o almeno cercare di capire quello che accade in Italia. Ovviamente, anche se tutto il Rapporto è interessante, la parte che personalmente leggo con maggior interesse è quella relativa alla situazione della sicurezza. Si tratta di un capitolo scritto sempre molto bene (credo che vi sia la mano anche della nostra amica Anna Italia) e che, nell'edizione del 2008, ha seguito non solo le due direttrici più "alla moda": l'immigrazione e l'accresciuta presenza delle polizie locali ma anche profili meno scontati come la contraffazione, il riemergere della corruzione e, ultimo ma non ultimo, il fenomeno del bullismo.
Mi è sembrata un'impostazione in sintonia con il testo del Pon 2007-13 che se aveva un merito rispetto alla precedente edizione - scritta in buona parte da uno sciagurato funzionario di mia conoscenza - era quello di aver individuato nella contraffezione di marchi un vero attentato alla nostra economia (che, se non stroncato, causerà danni inreparabili al "made in Italy") e nell'anticipazione dell'intervento di prevenzione a fenomeni prodromici come il bullismo, la nuova frontiera delle politiche regionali di sicurezza per lo sviluppo. Tale parte di quel programma mi sembra tuttavia la meno attuata e, forse, la meno condivisa. Ben venga, quindi, questo nuovo Rapporto, sopratutto se avrà l'intendimento di insistere su questi temi ed altri analoghi, portando auterevole e documentata argomentazione alle tesi di chi, se aveva forse capito, non ha saputo spiegare e, se ha saputo spiegare, non è stato comunque convincente.